giovedì 15 luglio 2010
E di cricca in cricca, l'Italia fece crac
Senza soluzione di continuità, l'Italia sforna scandali. Quello che tutti sanno è che la nostra classe dirigente è marcia e corrotta a livelli ben superiori che ai tempi di Tangentopoli, è come ha detto Travaglio, una classe digerente. Tutti questi scandali, però, non suscitano l'indignazione necessaria ( in un Paese normale come minimo quella gente sarebbe stata cacciata a forche e rastrelli ) perchè viene nascosto un dato molto importante: la corruzione ha un costo. Un costo che viene pagato dai contribuenti, viene pagato dagli insegnanti precari, viene pagato dai ricercatori, viene pagato da chi avrebbe bisogno di fruire di servizi che non ci sono. Per la corruzione, nel secondo dopoguerra, il debito pubblico schizzò dall'80 ad oltre il 110% del PIL: nel corso degli anni '80 il valore del debito eguagliò quello di tutta la ricchezza prodotta nel nostro Paese. E oltre alla corruzione, fu colpa dell'evasione e di politiche pensionistiche criminali che mandarono un sacco di categorie in pensione giovanissime per intascarne i voti. Ed è bene ricordare che c'è sempre un nome ed un cognome per ogni politica: questa del debito risponde a quelli di Andreotti, Craxi e Forlani, ovvero Democrazia Cristiana e Partito Socialista Italiano. Insieme agli altri partiti mezzatacca, questi si spartirono il controllo degli appalti: se volevi l'appalto, pagavi una percentuale ai partiti ( e recuperavi perchè l'appalto costava più soldi, soldi nostri ). Poi furono gli anni '90 dove grazie ad Amato, Prodi, Ciampi la situazione fu rimessa in sesto tanto che entrammo nell'euro. E poi fu il XXI secolo, con la vittoria di Berlusconi nel 2001 ( peggioramento dei conti ), la vittoria di Prodi e la finanziaria "lacrime e sangue di Padoa Schioppa, quindi di nuovo Berlusconi, nel 2008. Si disse che il Berlusconi III dovesse passare alla storia come un grande statista, invece passerà alla storia per quello che è e che non si è mai troppo affannato a nascondere: un affarista. Siccome è noto che porta anche sfiga ( a chi non è lui o suo amico ), l'Italia viene investita dalla paurosa crisi dei mutui subprime, quindi tracollo dell'economia e casse a secco. La borsa è in mano al non troppo fido Giulio Tremonti, che infatti non la vuole allargare. Che si fa, quindi, per poter spendere lo stesso? Si inventa l'emergenza, che viene affibbiata a ogni evento: dal G8 in programma da tempo, ai Mondiali di Nuoto previsti da anni, tutto in mano al buon Bertolaso, e ai suoi amici e parenti. Poco prima che quello scandalo scoppiasse, la Protezione Civile stava per diventare una società per azioni, il che l'avrebbe messa del tutto fuori controllo dallo Stato, cioè nostro. Tremonti non è amato dagli economisti, è un fantastico produttore di panzane mai viste in cielo nè in terra, ma se c'è un merito che gli va riconosciuto, è che ha cercato di salvare i nostri conti dallo sfascio berlusconiano. E per fortuna, i vari tentativi di aggirarlo non sono andati tutti a buon fine, e il tentativo più ladresco di tutti, quello sulla Protezione Civile ( arricchito dell'affare terremoto ) è stato sgominato. Il problema è che in molte parti d'Italia cricche e cricchette controllano ogni settore della vita pubblica: il federalismo che vogliono è un federalismo delle cricche ( vedasi la Lombardia, tra le regioni più corrotte d'Italia, e anche tra le più infiltrate di mafie varie ). E, se il grosso affare Protezione Civile ci è costato qualche centinaio di milioni di euro, tutto il sistema sparso per l'Italia ci viene a costare tra i 50 e i 60 miliardi di euro all'anno, secondo il Dipartimento della Funzione Pubblica ( fonti governative, quindi, e forse sottostimate ). Dal 2008 l'Italia è in costante discesa nelle classifiche sulla corruzione, dal 41° posto del 2007 al 63° del 2009. Dopo Turchia, Botswana e Capo Verde. Prima della Grecia, però, che, guarda caso, è finita com'è finita. Impareremo qualcosa? Mah, forse le tette che filtrano dalle scollature di più o meno sconosciuti personaggi di StudioAperto e consimili saranno sufficienti a farci vivere un'estate serena e lontana da queste noiose preoccupazioni da menagrami e disfattisti...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento